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Il Valpolicella Superiore Mizzole, cavallo di battaglia di Cecilia Beretta by PasquaWines

Un vino perfetto per questa stagione

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Pur essendo un’azienda che guarda al mondo, noi di Pasqua amiamo il nostro territorio: Verona e la Valpolicella. Le nostre incantevoli colline, a nord-ovest di Verona, sono da sempre apprezzate per la ricchezza del terreno e sin dall’epoca romana per la viticoltura.
 
Vi siete mai chiesti infatti perché il vino rosso Valpolicella - una DOC - si chiami così? Proprio per via di questa nostra zona viticola, che dà vita specialmente a tre vitigni: Corvina Veronese, Rondinella e Molinara. L’etimologia è incerta, si pensa ad un mix di radici latine e greche che avrebbe come significato “la valle dalle molte cantine”.
Tante le varietà di vino che sono prodotte a partire da questi vitigni.
Tra queste, il Valpolicella Superiore, che è ottenuto da uve coltivate strettamente nella zona (come da disciplinare), ha almeno un anno di età e una gradazione alcolica di almeno il 12%.

 


 

Cecilia Beretta, il brand by PasquaWines nato nel 1980 e orgoglio della Famiglia Pasqua, propone nella sua selezione vini che esaltano le caratteristiche varietali, prodotti con uve provenienti da vigneti della Valpolicella e del Soave. Cecilia Beretta, ha un suo cavallo di battaglia che si chiama Mizzole, etichetta di Valpolicella Superiore della quale andiamo molto fieri. Colore brillante, riflessi oro corallo, dagli intensi aromi di marasca, sottobosco e sentori tostati. Morbido al palato, è supportato da una freschezza che lo rende piacevole ed equilibrato.
 
Il vigneto dal quale otteniamo le uve che daranno poi vita al Mizzole si trova nella contrada omonima, a 200 mt s.l.m. coltivato a guyot e in conversione a conduzione biologica. Le uve, dopo una pigiatura soffice, effettuano la macerazione con le bucce per 8-10 ore, dopodiché la fermentazione avviene a temperatura controllata per una decina di giorni. Terminata la fermentazione ed effettuata una parziale pulizia, il vino effettua la fermentazione malolattica in serbatoi di acciaio. Il carattere di questo vino si forma nel passaggio successivo, in cui il 55% del prodotto viene trasferito in barrique di rovere (30% legno nuovo), dove matura per circa nove mesi. Il resto matura in acciaio.
 
Questa stagione è il meglio per assaggiarlo, perché il Mizzole Valpolicella superiore di Cecilia Beretta va a nozze con alcuni primi piatti saporiti tipici dell’autunno e del nostro Veneto: il risotto ai porcini, il radicchio trevigiano, i bigoli, le carni rosse e i formaggi stagionati.