-CORVINA, GRANDE INTERPRETE DEI TERROIR VERONESI
Un viaggio attraverso la Valpolicella per scoprire le diverse espressioni della varietà principe della regione.
In occasione di Vinitaly, la cantina veronese dedica, lunedì 11 aprile, un appuntamento speciale a uno dei vitigni che più contribuisce a definire lo stile e il carattere dei suoi vini. Merito della comprensione del terroir, del lavoro sul vigneto e di tecniche innovative di winemaking.
Nella creazione di un grande vino, è il dialogo che si instaura tra uomo, vigneto e ambiente a permettere di valorizzare al massimo la complessità di un vitigno: solo mettendo in relazione quest’ultimo con il territorio in cui sorge che è possibile esaltarne le molteplici sfumature espressive.
In occasione di Vinitaly, lunedì 11 aprile alle 18.00 presso Palazzo Maffei Casa Museo, Pasqua Vini, che del profondo radicamento alla Valpolicella e della costante tensione all’innovazione ha fatto la propria cifra stilistica, dedica alla Corvina e alla sua versatilità, in rapporto alla zona in cui cresce, uno speciale approfondimento, la masterclass Corvina, grande interprete dei terroir veronesi.
Da sempre riconosciuta per la sua eleganza e la sua finezza, che conferiscono struttura e grande espressività ai vini che da essa nascono, la Corvina è un ingrediente fondamentale nell’equazione vinicola di Pasqua Vini: dall’Amarone più sperimentale al Valpolicella classico fino al Rosé, la cantina riesce ad esprimere tutta la ricchezza di questo vitigno grazie al lavoro sul vigneto prima e all’arte dell’assemblaggio successivamente, confermando un savoir-faire che si tramanda con successo da quasi un secolo.
Affinché l’apporto della Corvina sia sempre funzionale e bilanciato al vino che si sta creando (che siano i rosati o i rossi leggeri del Lago di Garda per arrivare ai più strutturati Amaroni della Valpolicella), il team di Pasqua Vini parte innanzitutto dallo studio e dalla comprensione del terroir in cui il vigneto sorge.
Ed è proprio l’analisi delle principali aree in cui la cantina è attiva nella raccolta della Corvina su cui si concentra la masterclass condotta dal Responsabile Tecnico di Pasqua Vini, Giovanni Nordera, insieme a Cecilia Pasqua, con la moderazione del giornalista Alessandro Torcoli.
Quattro le zone oggetto di indagine, a cui vengono associati i vini – nel cui blend l’apporto della Corvina gioca un ruolo fondamentale – che hanno rappresentato l’evoluzione più interessante nelle pratiche di wine making espresse da Pasqua Vini.
La prima è quella del Lago di Garda, i cui terreni morenici offrono elevata fertilità del suolo e le cui pratiche di vinificazione portano alla nascita del Chiaretto di Bardolino e del Bardolino Rosso; la Corvina in questo caso è parte del blend da cui origina 11 Minutes, prima espressione del progetto che Pasqua Vini ha dedicato al mondo del rosé e che ha rivoluzionato lo stile di vinificazione di questo vino.
La seconda è quella della Valpolicella classica: dotata di discreta fertilità e di scarse disponibilità idriche, qui le produzioni medie si riducono parecchio, ma aumentano i livelli di maturazione; di conseguenza si possono ottenere vini di maggior pregio in termini di struttura, concentrazione e gradazioni alcoliche, pur rimanendo in ambiti di eleganza e finezza. In rappresentanza di questa area specifica e della caratteristiche espresse qui dalla Corvina, i partecipanti della masterclass potranno degustare il Valpolicella Terre di Cariano Cecilia Beretta.
La terza è quella della Valpantena che, pur con caratteristiche idrogeologiche simili a quella della Valpolicella classica, per conformazione della vallata presenta temperature estive più elevate e con minore escursione termica tra giorno e notte. Ciò influisce sul carattere dei vini che ne derivano: grande potenza espressiva, gradazioni più alte e colorazioni più intense, eccellente maturazione dei tannini ed una discreta finezza. La Corvina che da qui origina è presenta nel blend sia di Valpolicella Mizzole Cecilia Beretta, che di Valpolicella e Amarone Cascina San Vincenzo Famiglia Pasqua, la linea da agricoltura biologica della cantina veronese.
Ultima la Val D’Illasi, dove sorge il vigneto di Montevegro che dà origine all’espressione più potente degli Amaroni firmati Famiglia Pasqua, ovvero Mai Dire Mai: la Corvina qui coltivata presenta grande corpo, con struttura tannica che necessita mediamente di periodi di maturazione in cantina assai più lunghi rispetto ai vini derivanti dalle zone confinanti. In abbinamento all’area, ovviamente, Valpolicella e Amarone della collezione Mai Dire Mai.