-Pasqua Vini investe a Pantelleria nel progetto enologico di Carole Bouquet.
La cantina veronese valorizza una gemma nascosta del saper fare vinicolo italiano combinando visione enologica e tutela del patrimonio culturale.
Verona, 4 ottobre 2025 – Pantelleria, terra immaginifica e aspra, custode di un patrimonio enologico unico, è la prossima sfida per Pasqua Vini. Inizia un nuovo progetto per la cantina, che si aggiunge ai tanti che hanno costellato il centenario, dove vino e visione si incontrano in modo audace scommettendo sull’isola pantesca.
Nell’anno del centenario, Pasqua continua a costruire il proprio futuro attraverso un cammino di ricerca, innovazione costante e investimenti in qualità. Pasqua sostiene il progetto vitivinicolo di Carole Bouquet nella terra del vento, per dare nuova voce e valore all’isola, tutelandone al contempo un capitale di sapere enologico straordinario ma fragilissimo.
Pantelleria è un luogo di bellezza e complessità, di cultura e identità, la cui pratica agricola tradizionale – la coltivazione ad alberello pantesco – è riconosciuta Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Una piccola ma preziosa gemma del Mediterraneo che impone dedizione, fatica e rispetto e che è sempre più segnata dall’abbandono agricolo e dalla progressiva riduzione delle superfici coltivate. Una terra dove la viticoltura diventa eroica. Se negli anni Settanta venivano raccolti 450.000 quintali di uva, già nei primi anni duemila questa cifra è scesa a 28.000 quintali.
Vent’anni fa Carole Bouquet – icona internazionale di stile – decide di stabilire qui il suo buen ritiro, acquistando una tenuta di 12 ettari, di cui 3,6 attualmente vitati a Moscato d’Alessandria (Zibibbo), con viti vecchie che raggiungono anche gli 80 anni d’età. Comprendendo le potenzialità di quell’appezzamento di terra, l’attrice e modella coltiva il suo talento di imprenditrice vinicola e, utilizzando le storiche tecniche di lavorazione dello Zibibbo, produce il suo Sangue d’Oro (che descrive bene il Passito di Pantelleria, per la preziosità del suo liquido, frutto di una lavorazione estremamente complessa e faticosa: un piccolo gioiello, che racconta l’identità dell’isola e che riceve da subito il plauso della critica).

Oggi, l’approccio di Pasqua al mondo del vino attraverso le sue Icons – visionarie ma solide espressioni costantemente premiate dalle guide, non ultimi i Tre Bicchieri assegnati da Gambero Rosso all’Amarone della Valpolicella Terre di Cariano 2018 Cecilia Beretta – incontra la visione della cantina pantesca, per portare nel futuro, con codici rinnovati, un saper fare ancestrale, che rischia di andare perso.
“Questo progetto è una piccola gemma che si incastona perfettamente nella nostra visione e traiettoria di crescita di valore – ha commentato l’amministratore delegato Riccardo Pasqua – la bellezza di questi vigneti, il fascino dell’isola e il savoir-faire consolidato da Carole Bouquet in questi anni, lo rendono un’opportunità unica per noi. Vogliamo, insieme a Carole, custodire, dare voce e nuovo slancio a questa terra.”
“Sono felicissima di aver incontrato la famiglia Pasqua che ha compreso il mio progetto e il mio sogno, e ha il desiderio di farlo crescere. – ha aggiunto Carole Bouquet – Questo passaggio di testimone significa anche un’unione di intenti, come il preservare un gioiello vinicolo di straordinario valore. Si apre una nuova fase di crescita e sviluppo per questo vino perché la famiglia Pasqua continuerà a interpretare, con nuova forza ma lo stesso spirito, l’eccellenza espressa dagli artigiani panteschi.”
È un progetto culturale ancora prima che imprenditoriale, perché desidera restituire, anche attraverso la voce della sua fondatrice Carole Bouquet, visibilità e opportunità a un territorio unico, al suo sapere enologico e a una comunità che adotta gesti antichi e coraggio contemporaneo.
Un progetto che rappresenta una sfida tecnica, perché la vera tecnologia consiste nel “sapere” il momento giusto per raccogliere e far appassire naturalmente le uve. Pasqua Vini si fa custode di questa pratica antica e usa il suo stile distintivo per raccontarne e promuoverne la forza.
Sangue D’Oro Passito di Pantelleria DOC è 100% Zibibbo prodotto in Contrada Serraglia, in vigneti terrazzati protetti dal vento da muretti a secco. Il terroir è composto per il 70% pietra vulcanica e il 30% argilla e limonite. I grappoli sono colti a mano, selezionati e lasciati appassire naturalmente al sole e al vento, per circa due o tre settimane. Conclusa questa fase, le uve appassite vengono portate in cantina dove inizia il processo di vinificazione. Il vino viene conservato in acciaio inox e poi imbottigliato.