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LA CRITICA NAZIONALE E INTERNAZIONALE CONTINUA A RICONOSCERE LA CAPACITÀ DI PASQUA VINI DI INNOVARE NEL RISPETTO DEL PATRIMONIO ENOLOGICO DEL TERRITORIO.
Mai Dire Mai Amarone della Valpolicella 2016 conquista i Tre Bicchieri della guida Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso, ma sono diversi i progetti della cantina veronese a cui gli esperti confermano il proprio plauso
Prossima a festeggiare, nel 2025, il centenario dalla sua fondazione, Pasqua Vini continua a investire in progetti enologici che vogliono rinnovare le regole precostituite del settore, dando vita a espressioni innovative ma sempre fedeli all’identità del territorio e dei suoi vigneti. Questo approccio, che trova il suo compimento nei vini di punta della cantina, gli Icons, ottiene anche nel 2024 il riconoscimento della critica italiana e internazionale.
Mai Dire Mai 2016 riceve i Tre Bicchieri dalla guida Vini d’Italia 2025 firmata dal Gambero Rosso, confermando quanto il progetto più ambizioso e radicale di Pasqua nell’interpretazione dell’Amarone sia ormai riconosciuto come un grande vino “fuori dal tempo”. La stessa annata riceve anche 94 punti dalla Guida Essenziale ai Vini d’Italia di DoctorWine (che verrà presentata ufficialmente il 28 e 29 settembre a Milano), la corona da Vini Buoni d’Italia, e la medaglia d’oro da Merano Wine Hunter.
Dopo il debutto dello scorso anno a Vinitaly, Fear No Dark 2020 – nato dalla sfida di tradurre le caratteristiche della parte più appartata di Montevegro, lo straordinario vigneto dove nasce anche Mai Dire Mai – conquista oltremanica la gold medal di The Drink Business Global Cabernet Sauvignon Masters 2024, mentre in Italia ottiene i 94 punti della Guida Essenziale ai Vini d’Italia di DoctorWine e la medaglia d’oro e premio Miglior Veneto IGT da Wow! The Italian Wine Competition di Civiltà del Bere.
Sempre Daniele Cernilli per DoctorWine assegna 95 punti con faccino a Famiglia Pasqua Amarone della Valpolicella 2019 che conquista anche la medaglia d’oro ancora una volta da Merano Wine Hunter.
Alessandro Torcoli premia poi per Civiltà del Bere la quarta edizione di Hey French con una ulteriore medaglia d’oro.
Questi riconoscimenti sono la dimostrazione di quanto la cantina affondi saldamente le proprie radici nella tradizione (anche con interpretazioni più classiche dell’Amarone) ma proietti al contempo il proprio sguardo sempre verso il futuro (ne è dimostrazione il primo bianco multivintage fermo mai prodotto in Italia).
In ambito internazionale, Wine Enthusiast conferisce 90 punti al PassioneSentimento Bianco Romeo&Juliet, stesso punteggio che Decanter assegna all’Amarone Terre di Cariano 2017 di Cecilia Beretta e James Suckling al Cascina San Vincenzo 2018, l’Amarone di Pasqua Vini che nasce dal progetto di agricoltura biologica. Quest’ultimo conquista anche la medaglia d’oro al Concours Mondial di Bruxelles.
Chiude al momento l’elenco di premi ricevuti da Pasqua per quest’anno i 91 punti assegnati da Vinous a 11 Minutes 2023, etichetta antesignana di un nuovo modo di concepire la vinificazione del rosé in Italia.
Umberto Pasqua, presidente di Pasqua Vini, commenta così i riconoscimenti ottenuti dalle etichette della cantina: “Mentre ci accingiamo a celebrare i primi 100 anni della nostra azienda, non perdiamo di vista l’obiettivo che da sempre ci impegniamo a rispettare: raccontare la ricchezza e il valore delle nostre terre, attraverso progetti enologici sempre differenzianti. Le valutazioni da parte della critica sono per noi uno stimolo continuo a crescere e migliorare. Siamo felici dei risultati raggiunti anche nel 2024, a partire dai Tre Bicchieri assegnati al nostro Mai Dire Mai 2016, che premia un’interpretazione innovativa di una denominazione da sempre radicata nella tradizione”.
Gli fa eco Riccardo Pasqua, amministratore delegato della cantina: “I premi che riceviamo in Italia e all’estero, a partire dai Tre Bicchieri del Gambero Rosso dimostrano come storia e saper fare, amore per le proprie origini e apertura al mondo, che così fortemente ci caratterizzano, possono essere la strada che ci caratterizza e ci premia anche nel futuro. Tra poco Pasqua Vini entrerà nel secolo di vita e vogliamo continuare a innovare per guardare al futuro, raccontando il terroir nel modo che ci più ci piace: creando grandi vini che entreranno nella nostra storia come pietre miliari e determineranno la Pasqua dei prossimi anni”.